Disordini alimentari

E’ più facile l’astinenza che la moderazione

Sant’Agostino

Come si sa i disturbi alimentari sono molto resistenti e diffusi nella popolazione giovanile e non solo. Sono stati per decenni oggetto di studio del Centro di Terapia Strategica di Arezzo dove sono stati messi a punto protocolli specifici efficaci nell’83% dei casi e in poche sedute. Come si può immaginare per questo tipo di problematiche il fattore tempo è quanto mai importante.

Anoressia: si presenta come una marcata restrizione alimentare relativa sia alla quantità che alla qualità dei cibi che determina una rilevante perdita di peso in tempi rapidi (Nardone, Valteroni, 2017). Può presentarsi anche accompagnata da comportamenti compensatori della quantità di cibo ingerita (esercizio fisico eccessivo, uso di lassativi, ecc.) quando chi ne è affetto non riesce a limitare il cibo. Soprattutto per quanto riguarda l’anoressia giovanile è stato messo a punto da Nardone e collaboratori un protocollo di trattamento efficace nello sblocco del problema in breve tempo. L’anoressia è molto pericolosa perché l’eccessiva perdita di peso può comportare rischi per la vita.

Bulimia: come specifica Giorgio Nardone bulimia significa mangiare da bue e non mangiare e vomitare come erroneamente si crede. Le persone affette da questo disturbo si abbuffano in modo sfrenato ingurgitando una quantità enorme di cibo di qualunque tipo fino a sentirsi completamente sazie. Ciò serva a sedare la loro ansia eccessiva e anche a costruire una corazza di grasso in difesa dal mondo esterno percepito come minaccioso.

Vomiting: il disturbo da vomiting può nascere come un comportamento compensatorio di eccessi alimentari non controllati ma se persiste diventa, anche se sembra strano, un disturbo a sé stante alimentato dal piacere di mangiare e vomitare. Oltre ai danni alla salute che inevitabilmente comporta questa condotta patologica ripetuta nel tempo, la persona giunge a isolarsi col suo amante segreto e ad azzerare le relazioni sociali.

Binge eating disorder: chi ne soffre mette in atto forme di controllo efficace sul proprio peso corporeo alternando abbuffate a periodi più o meno lunghi di digiuno ed esercizio fisico compensatori. Le binge eater sono capaci di digiunare per giorni per smaltire un’abbuffata come il serpente che dopo un lauto pasto aspetta che venga completata la digestione. Le persone che soffrono di questa patologia sono molto resistenti al trattamento perché le loro tentate soluzioni funzionano per lunghi periodi di tempo. Di solito si rivolgono a uno specialista quando non riescono più a digiunare e per questo ingrassano.

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