Depressione

La rinuncia è un suicidio quotidiano

Honorè de Balzac

L’efficacia delle terapia breve strategica per questo tipo di disturbo è pari all’82% e non è poco se si considera che è uno dei problemi psicologici più diffusi e in aumento nel tempo tanto che l’OMS ha previsto che nel giro di pochi anni la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia, subito dopo le malattie cardiovascolari.

Si esprime attraverso l’alterazione del tono dell’umore con sintomi quali tristezza, insonnia, mancanza di appetito, sensazione di solitudine e apatia che determinano la riduzione dei rapporti sociali fino all’isolamento.

In un’ottica strategica la depressione non è individuabile soltanto dalla qualità del tono dell’umore ed è caratterizzata da una tentata soluzione che è la rinuncia per impotenza. Molto spesso le persone depresse hanno avuto in passato altri problemi psicologici che non sono stati superati e quindi si sono arrese, hanno rinunciato a lottare. La rinuncia può declinarsi in vari modi attraverso la delega agli altri membri della famiglia oppure ancora nella modalità del rimandare continuamente le attività che dovrebbero essere svolte.

Nel lavoro psicoterapeutico sul disturbo depressivo, che deve essere studiato attentamente nella sua modalità espressiva, non va sottovalutata la valutazione del contesto familiare in cui la persona vive che può divenire una leva molto vantaggiosa per il cambiamento.

Copy link
Powered by Social Snap