Il Disturbo da attacchi di panico: la soluzione in tempi brevi con la terapia breve strategica
Il Disturbo da attacchi di panico: la soluzione in tempi brevi con la terapia breve strategica

Chiunque abbia mai vissuto l’esperienza di un attacco di panico sa bene quanto sia devastante. Si tratta di uno dei disturbi più diffusi al mondo: nel 2000 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) lo ha definito come il disturbo più importante tra le patologie umane in quanto colpisce oltre il 20% della popolazione mondiale.

Tantissime persone che ne soffrono se ne vergognano e lasciano passare anni prima di tentare di risolverlo, altre si affidano esclusivamente ai farmaci (che possono essere una cura temporanea ma difficilmente risolutiva, con il rischio, a lungo andare, di dare forte dipendenza e di mantenere e peggiorare il disturbo), tante ancora svolgono una vita estremamente limitata dalla paura degli attacchi.

I sintomi:

  • Tachicardia o palpitazioni
  • sudorazione
  • tremori
  • brividi o vampate di calore
  • sensazione di soffocamento
  • sensazione di oppressione al petto
  • vertigini
  • confusione mentale e sensazione di irrealtà
  • vertigini, sbandamenti o svenimenti,

compaiono come uno tsunami nella vita di chi ne è colpito lasciando una forte sensazione di devastazione fisica e psicologica.

Queste sensazioni sono talmente intense che le persone colpite per cercare di fare in modo che non si presentino più, mettono in atto una serie di tentate soluzioni quali:

  • l’evitamento dei luoghi o delle situazioni che potrebbero scatenare il panico
  • la richiesta di aiuto ad amici e/o familiari
  • Il tentativo di controllo delle proprie sensazioni fisiche affinché queste non raggiungano l’intensità estrema del panico.

Queste tentate soluzioni, se applicate in modo reiterato, trasformano un episodio occasionale in un disturbo vero e proprio che porta chi ne è colpito a limitare sempre di più la propria vita o a dipendere dagli altri per compiere azioni quotidiane come per esempio guidare la macchina, prendere un autobus, un treno o un aereo, uscire da casa etc.

Il modello ad oggi considerato la “best practice” per il trattamento degli attacchi di panico e scientificamente validato è la terapia breve strategica: ben il 95% dei casi viene risolto definitivamente con una media di sole 7 sedute.

Si tratta di un percorso breve, solitamente al di sotto dei 10 incontri, a distanza di 15 giorni l’uno dall’altro.

In linea generale, le fasi di un intervento strategico sul panico si strutturano in questo modo:

  1. Prima fase: individuare il tipo specifico di paura che conduce al panico
  2. Seconda fase: applicare stratagemmi terapeutici per far sì che la persona interrompa le sue tentate soluzioni disfunzionali
  3. Terza fase: condurre la persona ad incrementare le sue esperienze di successo nella gestione delle sensazioni e situazioni spaventose.
  4. Quarta fase: chiusura dell’intervento e ridefinizione del risultato come piena responsabilità del paziente.

Bibliografia:
Nardone, G. (2014), Non c’è notte che non veda il giorno. La terapia in tempi brevi per gli attacchi di panico, Tea, Milano. Nardone, G.(2014), Oltre i limiti della paura, Bur Rizzoli, Milano.
Nardone, G.(2014), Paura panico fobie, Tea, Milano.
Nardone, G. (2016), La terapia degli attacchi di panico, Ponte alle Grazie, Milano.
Nardone, G., Balbi, E. (2008), Solcare il mare all’insaputa del cielo, Ponte alle Grazie, Milano.
Nardone, G., Balbi, E. (2008), Solcare il mare all’insaputa del cielo, Ponte alle Grazie, Milano.

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